XTRUDE
XTRUDE ormai non è più “il progetto X-trude”. Si tratta di un’innovazione in quel campo di confine tra la medicina e l’estetica. Un’arma dell’operatore che non compie più un servizio alla persona bensì una missione.
Il tumore al seno è oggi la malattia oncologica più diffusa tra le donne. Ogni anno una donna su 8 scopre di esserne affetta. Sono numeri da brivido.
Fortunatamente la diagnosi precoce ha notevolmente ridotto il tasso di mortalità.
La terapia farmacologica non esclude purtroppo la chirurgia DEMOLITIVA. L’asportazione del seno avviene anche a scopo solo precauzionale, capezzolo incluso.
La parte viene demolita, distrutta per tutelare tutto il resto, per scongiurare possibili recidive. Non c’è tempo di soffermarsi a pensare all’estetica, anche se non solo di estetica si tratta. Terminata la tempesta è però proprio da qui che si riparte, si ricostruisce un corpo che mai sarà più lo stesso. Con la voglia di riappropriarsi della propria immagine in ogni più intimo aspetto.
Simona, la musa ispiratrice di tutto questo, è stata la prima persona a portare e testare le protesi realizzate da Ennio. Lei dice “Non è giusto sentirsi ancora vittima di quel mostro che hai sconfitto. Quindi fai appello a tutta la forza interiore che hai già dimostrato di avere e decidi di mettere fine a questa storia. Non importa se ti ritroverai di nuovo in ospedale, con l’odore dei disinfettanti, le luci dei neon, le voci degli estranei mentre cerchi faticosamente di riposare, le finestre socchiuse che fisserai per ore chiedendoti perché è toccato proprio a te. Stavolta dentro di te ci sarà una nuova prospettiva che renderà tutto più sopportabile: la tua rinascita”.